La causa messicana contro i produttori di armi si infrange alla corte suprema?

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La causa intentata dal Messico nei confronti dei principali produttori statunitensi di armi, dopo che la corte d’appello americana del 1° circuito ne ha autorizzato la prosecuzione, rischia prevedibilmente di infrangersi contro lo scoglio della corte suprema. Quest’ultima, investita della questione, non è ancora giunta a una sentenza ma nell’udienza svoltasi martedì scorso sia i giudici conservatori (in maggioranza) sia quelli liberali hanno espresso forte scetticismo sulle argomentazioni addotte a sostegno della causa.

Il Messico aveva deciso di adire le corti statunitensi chiedendo un risarcimento milionario nei confronti delle aziende produttrici di armi legali, perché accusa queste ultime di aver favorito il traffico illegale di armi verso il confine messicano, contribuendo ad armare i cartelli della droga.

Per quanto riguarda i giudici della corte suprema, alcuni di essi hanno evidenziato come il Messico abbia fornito dettagli insufficienti nella propria denuncia, per far procedere correttamente il caso. Altri invece hanno osservato che per essere ritenuti responsabili di un favoreggiamento del traffico illegale di armi, oltre alla consapevolezza circa l’esistenza di questo traffico, è necessario aver posto in atto condotte dolose per agevolarlo.

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Fonte: armietiro
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